ALT, fermi tutti: ne siamo proprio sicuri?
Ce lo stanno ripetendo in tutti i modi: “Dobbiamo ridurre la spesa pubblica, dobbiamo ridurre la spesa pubblica, dobbiamo ridurre la spesa
pubblica…”. Ormai questo ritornello pian piano si è insinuato nella mente di (quasi) tutti noi Italiani.
Quanto segue vuole essere un approfondimento, supportato da evidenze numeriche, volto a sottolineare come si sono comportati, dall’entrata in
vigore dell’euro (quindi dal 1999) al 2012, l’Italia e due dei suoi maggiori concorrenti da sempre, ovvero la Germania e la Francia.
Tutti i dati sotto riportati provengono dal database dell’Eurostat, gratuitamente accessibile a chiunque dal sito
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/eurostat/home/ (invito sempre ad utilizzare dati ufficiali in modo tale da risultare
inattaccabili sulla fonte di provenienza).
Come noterete, non vi sono i dati relativi al 2013 (saranno disponibili il prossimo anno) ma ritengo che il quadro numerico che segue sia di per sé
già sufficientemente esaustivo per tracciare un corretto quadro di quanto è successo, a partire dall’entrata dall’Euro, in tema di spesa pubblica, in
Italia, in Germania ed in Francia.
Per dar la possibilità a tutti di capire i dati sottostanti, ho predisposto una semplice legenda per quelli (apparentemente) di più difficile
comprensione:
- unità di misura: è stata sempre ben specificata; attenzione però: il mio personal computer è impostato con lo “standard dati Usa”; da noi il
numero mille si scrive 1.000,00 (quindi si usa il PUNTO per separare le migliaia mentre la VIRGOLA per i decimali); negli Usa, invece,
mille lo scrivono 1,000.00 (quindi la VIRGOLA viene usata per separare le migliaia ed il PUNTO per i decimali); - total general government expenditure: è il totale della spesa pubblica per ciascun anno (considerando anche la spesa per interessi);
- total general government revenue: è il totale annuo delle entrate pubbliche;
- net lending (+) net borrowing (-): se il totale annuo delle entrate pubbliche è maggiore del totale annuo delle uscite pubbliche si ha un
avanzo / surplus chiamato “net lending”; se, al contrario, le entrate pubbliche sono inferiori rispetto alle uscite pubbliche si ha un disavanzo /
deficit chiamato “net borrowing”; se non diversamente specificato, quanto sentite parlare in televisione o nei giornali di deficit, fanno
proprio riferimento a questo; - interest: è l’interesse annuo sul debito pubblico (è espresso in milioni di euro);
- primary balance: è la differenza tra il totale annuo delle entrate pubbliche ed il totale annuo delle uscite pubbliche, quest’ultime senza
considerare la spesa per interessi; quindi, quando leggiamo nel 1999 52,318.0 milioni di euro significa che, non considerando la spesa per
interessi, le entrate pubbliche annue totali di 520,088.0 milioni di euro (sono circa 520 MILIARDI di euro) hanno superato le uscite
pubbliche (e tra le uscite sottolineo nuovamente non vi sono quelle relative agli interessi sul debito pubblico) per 52VIRGOLA318
MILIARDI di euro; - total general government expenditure – Interest: è il totale della spesa pubblica annua sottraendo la spesa (annua) per interessi;
- total general government expenditure (percentage of GDP): è il totale della spesa pubblica per ciascun anno (considerando anche la
spesa per interessi) rapportata al PIL; quindi in questo caso abbiamo una percentuale; quando leggete 47.9 significa
47VIRGOLA9PERCENTO; - interest (percentage of GDP): sono gli interessi sul debito pubblico rapportati al pil; quindi, anche in questo caso abbiamo una
percentuale; quando leggete 6.6 significa 6VIRGOLA6PERCENTO; - total general government expenditure – Interest (percentage of GDP): è il totale della spesa pubblica per ciascun anno sottraendo la
spesa (annua) per interessi, il tutto rapportato sul PIL; quindi nuovamente abbiamo una percentuale; quando leggete 41.3 significa
41VIRGOLA3PERCENTO.
Le tabelle sotto riportate evidenziano che l’ Italia, da quando ha adottato l’euro (quindi nel 1999), come spesa pubblica, senza considerare
quella per interessi, ha totalizzato dal 1999 al 2012 la bellezza di circa OTTOMILASEICENTOQUARANTANOVE MILIARDI (ho sommato
le spese pubbliche annue dei 14 anni); la Germania, nel medesimo periodo, ha SUPERATO i 14MILA MILIARDI!
Della serie politica keynesiana avanti tutta! (http://it.wikipedia.org/wiki/Economia_keynesiana).
La differenza è superiore di 5MILATRECENTOSETTANTANOVE MILIARDI; in media significa che la Germania, ogni anno, ha speso oltre
384 MILIARDI in più rispetto all’Italia (senza considerare ovviamente la spesa per interessi che altrimenti, se considerata, sfalserebbe i dati, avendo
i paesi stock di debito pubblico diverso); comunque sia, per completezza, ho inserito pure questo dato).
E la Francia?
La Francia in quattordici anni (dal 1999 al 2012) ha speso più di 12MILA451 MILIARDI di euro ovvero più di 3MILA800 MILIARDI in più
dell’Italia; detto in un altro modo, mediamente la Francia ha speso quasi 272 MILIARDI all’anno in più dell’Italia (per ben 14 anni).
Sono numeri che devono far riflettere e di cui ogni cittadino italiano dovrebbe essere a conoscenza; ad esempio, nel 1999, mentre la nostra cara
Italia spendeva, togliendo la spesa per interessi che altrimenti come già detto sfalsa il raffronto, quasi 468 MILIARDI di euro, la Germania lo stesso
anno ne spendeva più di 901 MILIARDI di euro; alla faccia che noi Italiani spendiamo troppo in spesa pubblica.
Visto che Germania, Francia ed Italia non hanno lo stesso numero di abitanti (la Germania supera gli 81 milioni, la Francia i 65 e l’Italia i 60), ho
calcolato, sempre con i dati disponibili nel database Eurostat il “Total general government expenditure – Interest (euro per inhabitant)” ovvero
la spesa pubblica annua (tolti gli interessi annui) per abitante espressa in euro; da questo valore potete verificare come mediamente, per ciascun
italiano, la spesa pubblica sia decisamente inferiore rispetto a quelle di Francia e Germania.
Ad esempio nel 2012 era 11MILA621 euro in Italia contro i 13MILA766 euro in Germania ( + 18.46 % su quella italiana) e i ben i 16MILA798
euro in Francia (+ 44.55 % su quella italiana).
La parte finale di questo articolo cerca di dare un maggior “colpo d’occhio” allo “squilibrio” della spesa pubblica (senza la spesa per interessi) per
abitante, con riferimento ai 3 stati; dalle tabelle si vede ad esempio che, nel 2000, l’Italia aveva una spesa pubblica per abitante pari al 79.70 % di
quella tedesca; vista rovesciata, la Germania nel 2000 aveva una spesa pubblica per abitante pari al 125.47 % di quella italiana.
Non mi dilungo ulteriormente, largo ai numeri ed al prossimo approfondimento!
Michele Belluco
26 Novembre 2013 alle 09:52
In attesa che il movimento assuma posizioni nette sull’argomento euro, in 3 attivisti abbiamo organizzato un convegno con Paolo Barnard a Savigliano (CN), presso il Civico Teatro Milanollo, ore 21, di venerdì 29 novembre. Per maggiori informazioni:
http://www.truccofinanza.it/economy/paolo-barnard-a-savigliano-venerdi-29-novembre/